SCUOLA DI BIOTRANSENERGETICA
La Biotransenergetica è una disciplina psico-spirituale che attinge alle antiche tradizioni sciamaniche e condivide con le antiche medicine tradizionali e le terapie psicocorporee, la visione dell’organismo come un insieme di processi energetici. Il suo modello teorico e la sua metodologia sono stati messi a punto dal 1982 ad oggi da Pier Luigi Lattuada, medico, psicoterapeuta e Marlène Silveira, psicologa e psicoterapeuta. Il termine Biotransenergetica è composto dai termini Bio ed Energetica che stanno ad indicare una concezione del vivente dal punto di vista dei suoi processi energetici, e il termine Transe indica la visione dinamica dell’organismo, per la quale i concetti di mente e corpo, organi ed apparati vengono letti in chiave di modelli ritmici in interazione fra di loro. La Biotransenergetica, procede lungo le linee tracciate dalle recenti acquisizioni della fisica moderna sulla ricerca della coscienza e della psicobiologia, collocandosi all’interno di quel vasto movimento transpersonale che opera per l’emergenza e l’affermazione, in ogni ambito della scienza, del nuovo paradigma olistico.
Evidenzia due modalità di conoscenza, che divide in conoscenza lineare e insight.
Ritiene la conoscenza lineare il prodotto di quella che chiama coscienza razionale o mente duale e l’insight, inteso come vedere dentro, il risultato di quella che chiama coscienza olistica o mente unitiva.
La mente duale è ritenuto il modo di funzionare del nostro mentale nel quotidiano, basato sulla separazione, sull’egocentrismo e sul desiderio di conquista, derivante dalla incompletezza esistenziale che vige nell’essere e lo spinge verso una cultura materialistica fondata sull’accumulo e sulla sopraffazione.
La mente unitiva o coscienza olistica e il modo di funzionare dell’uomo presente a se stesso e in contatto con la propria essenza, che conserva in sé l’esperienza unitaria e diretta della natura, basata sulla condivisione, sull’accettazione, sulla compassione e sull’amore.
In sintonia con le grandi tradizioni mistiche ritiene che la consapevolezza compassionevole, come diretta espressione della coscienza unitiva sia la madre di tutte le trasformazioni. Raggruppa gli atteggiamenti mentali e gli stati emotivi nel termine di “stati di coscienza” asserendo come principio fondamentale che gli stati di coscienza influiscono direttamente sul nostro stato di salute, quindi la capacità di gestione e di consapevolezza di questi stati, permette all’essere di mantenere la propria salute in uno stato armonico. Vede la malattia come alterazione dello stato armonico, disconnesso dalla sorgente originaria e la cura come il ripristino dell’interruzione e la riconnessione con la sorgente.
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